mercoledì 5 ottobre 2011

Socialisti: andiamo a lezione di spagnolo!

Da l' "Avanti! della Domenica: settimanale socialista"

I ministri, dirigenti, delegati e militanti del PSOE che per tre giorni hanno animato il moderno “Palacio de Congresos” di Madrid avevano un fine comune: rilanciare il progetto socialista in previsione delle elezioni generali del 20 novembre.
Il paradigma centrale della Conferenza Politica era rappresentato dalla difficile ed al contempo entusiasmante sfida che devono saper raccogliere i socialisti spagnoli ed i progressisti in generale: fare del cambiamento epocale (economico,sociale, politico e tecnologico) cui stiamo assistendo un alleato e non un nemico.
Per raggiungere l’obiettivo di dotare il progetto socialista ed il suo candidato, Alfredo Pérez Rubalcaba, di un programma fatto di idee credibili, forti e praticabili i delegati hanno lavorato per tre giorni sui 564 punti di un “documento quadro” che analizzava concetti e proposte di militanti ed esperti del partito a proposito di lavoro, economia, grandi cambiamenti, uguaglianza e democrazia. La discussione, nelle cinque commissioni costituite per l’occasione da delegati giunti da tutta la Spagna, è stata a tratti tesa ed accesa, ma sempre schietta e condotta nella consapevolezza della necessità di mantener unito e compatto il partito in un momento di difficoltà (le “zavorre” elettorali, crisi economica e disoccupazione, rendono la vittoria alle urne quasi una missione impossibile). Il risultato finale dei lavori della Conferenza si conoscerà solo dopo la sintesi finale del Comitato Federale del partito, ma un obiettivo è stato sicuramente raggiunto: il PSOE ha dimostrato di non essersi arreso.
Si è entusiasmato con l’appassionato intervento fuori programma di Felipe Gonzales, ha riflettuto sul necessario adattamento ad una realtà difficile descritto dal Presidente Zapatero, ha saputo ascoltare, capire, proporre e spiegare.
I progetti e le istanze dell’assemblea socialista sono state per tre giorni l’argomento principale non solo dei mass media tradizionali, ma anche delle discussioni dei cittadini sui social network. Lo stesso partito socialista spagnolo ha approntato presso il palazzo dei congressi della capitale uno spazio battezzato “PSOE 2.0”, da dove i militanti trasmettevano in rete le riflessioni e le conclusioni della conferenza. I compagni del Partido Socialista Obrero Español hanno saputo proporsi per l’ennesima volta come fondamentale centro di gravità della politica spagnola e come unica alternativa credibile all’avanzata di un Partido Popular fortemente conservatore.
Alla minacciosa offensiva della destra, che dopo l’exploit delle elezioni amministrative rischia di raggiungere il più ampio potere mai detenuto nella Spagna democratica, il PSOE di Rubalcaba ha risposto con un richiamo a principi socialdemocratici e progressisti mai realmente abbandonati: la teorizzazione del primato della Politica, la forte scommessa sulle politiche di parità di genere, la valorizzazione della scuola pubblica, la difesa di un sistema sanitario pubblico gratuito, universale e senza ticket né interventi privati.
Per chi è appassionato di politica, ma è abituato ed assuefatto alla totale inconsistenza “ideologica” dei grandi partiti italiani, la condivisione “culturale” di valori e principi che si respirava chiaramente alla Conferenza Politica del PSOE era coinvolgente ed emozionante.

E pensare che c’è chi, da anni, va dicendo che il socialismo democratico e riformista è morto e sepolto.
 
Riccardo Galetti - Presidente del Circolo "Sandro Pertini" di Saronno
 
Riccardo Galetti, Presidente del Circolo "Sandro Pertini", porta i saluti e gli auguri dei socialisti saronnesi a José Luis Rodriguez Zapatero, Primo Ministro socialista spagnolo
 

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