giovedì 17 marzo 2011

150° anniversario dell'Unità: regaliamo all’Italia uno spirito garibaldino!


Saronno, 17/03/2011

 Il 14 Novembre 1871 Giuseppe Garibaldi, che aveva aderito all’internazionalismo socialista già mentre combatteva in Sud America, lanciava un messaggio agli italiani: “Il socialismo è il sol dell’avvenire”.

Garibaldi, che sarà sempre quello che oggi definiremmo un “socialista moderato” o un “socialdemocratico” aveva previsto due momenti della grande impresa: risolta la questione “nazionale”, sarebbe stato indispensabile risolvere la questione “sociale”. Dopo la lotta per l’unificazione patria gli italiani avrebbero dovuto continuare a battersi per costruire nel giovane paese una società giusta.

Sono trascorsi centocinquant’anni dalla creazione del Regno d’Italia, e forse il secondo proposito che l’eroe dei due mondi si prefiggeva, quello di formare una società giusta, non è stato completamente raggiunto.

Certo, dal 1861 ad oggi abbiamo visto e vissuto miglioramenti (nonostante le violente sperequazioni dell’italietta monarchica e l'odioso ventennio fascista) la storia dell’Italia repubblicana ci ha dimostrato che abbiamo saputo costruire un paese più giusto di quella del passato, ma ancora lontano dagli esempi dei nostri vicini europei.

Oggi le “ingiustizie” sono diverse dal passato ma non meno importanti: un’iniqua distribuzione della ricchezza, la continua umiliazione del merito, la precarietà e la disoccupazione, un’istruzione pubblica sempre più messa in discussione,  l’imposizione di convinzioni etiche personali o religiose alla totalità dei cittadini, la continua mortificazione del ruolo della donna, la progressiva destabilizzazione delle strutture del sistema di Welfare State, l’economia sacrificata all’altare di una finanza e di un mercato incontrollati e incontrollabili, la xenofobia e il razzismo che rischiano di assumere dimensioni endemiche.

Nuove sfide attendono l’Italia e gli italiani: sfide globali che potranno essere vinte solo con l’unità  dell’Italia e dell’Europa e con un rinnovato “spirito garibaldino”, non certo da chi predica la divisione, il disfacimento e l’innalzamento di muri reali e ideali. 

Oggi, come indicava Garibaldi centoquarant’anni fa, dobbiamo impegnarci con rinnovato vigore per annullare queste “moderne” ingiustizie, e lo possiamo fare ritrovando uno “spirito garibaldino”.
Uno spirito garibaldino che senza dubbio albergava nei cuori di tanti socialisti che hanno fatto la storia del nostro paese: lo spirito garibaldino di Matteotti e di Costa, di Turati e di Anna Kuliscioff, di Pertini, di Rosselli, di Salvatore Carnevale e di Buozzi e di tanti militanti e dirigenti socialisti, di tanti eroi il cui nome è andato perduto o è stato dimenticato.

Oggi, per fare un regalo all’Italia, dobbiamo recuperare questo “spirito garibaldino”, questa capacità di lottare anima e corpo contro le ingiustizie del nostro tempo esattamente come Garibaldi fece in Italia e nel mondo intero. 
E come i socialisti continuano a fare.

Riccardo Galetti – Presidente del "Circolo Sandro Pertini" Saronno



1 commento:

  1. Molto condivisibile. Sempre più spesso ci si limita a lamentarsi dello stato di fatto, ma la lotta per raggiungere gli obiettivi e superare ostacoli ed ingiustizie deve, invece, tornare a far parte integrante della nostra vita, contro un modello che ci vede sempre più passivi ed inerti di fronte a decisioni prese da altri.

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