lunedì 11 luglio 2011

Saronno si muove?

Come saprete il 12 e 13 Giugno gli elettori milanesi hanno trovato presso i seggi 5 schede in più che i loro connazionali.
Oltre a Nucleare, Acqua e Legittimo Impedimento hanno avuto la possibilità di esprimersi riguardo Ecopass, Navigli, verde pubblico, risparmio energetico e futuro parco dell’area Expo.
Si trattava di referendum “indicativi”, senza nessun valore vincolante per l’amministrazione, ma senza dubbio dal forte peso politico e di indirizzo amministrativo.
Il gruppo dei promotori (“Milano si muove”) era davvero, come si dice in questi casi, trasversale: da Edoardo Croci, ex Assessore della Giunta Moratti, a Marco Cappato, leader milanese del Partito Radicale, che ha sostenuto Pisapia.
E’ stato un momento importante e, speriamo,  “storico” per il futuro di Milano.

E se Saronno seguisse le orme di Milano?
Nelle ultime settimane la discussione e la propaganda pro o contro le zone 30km/h a Saronno hanno occupato prepotentemente (e, lasciatemelo dire, ormai noiosamente) il dibattito locale.
Negli ultimi giorni, in particolare, è stata ri-lanciata la proposta di referendum sul tema (proposta già fatta propria pubblicamente anche da partiti di maggioranza) subito colta al balzo da esponenti dell’opposizione cittadina.
Ed allora anche noi vogliamo fare la nostra proposta: non accontentiamoci di un referendum rispetto al nuovo limite, ampliamo gli orizzonti della questione, come hanno saputo fare meritoriamente i milanesi.

Organizziamo un movimento di idee in grado di far esprimere i saronnesi riguardo la mobilità in generale, il verde pubblico, la riqualificazione delle aree dismesse ma anche, per esempio, su Palazzo Visconti (così come i milanesi si sono pronunciati sull’Expo).
A Milano i cittadini hanno chiesto che il 50% delle grandi aree recuperate venga destinato a verde pubblico, il raddoppiamento dello stesso entro il 2015, pedonalizzazioni, l’estensione dell’Ecopass, un piano concreto sul risparmio energetico, la sistemazione del complesso dei Navigli…
Anche Saronno ha bisogno di uno slancio e di un grande piano di idee e di progetti, di una strategia che coinvolga l’intera città, non solo dell’ennesima baruffa provinciale.

Saronno si muove?


Riccardo Galetti - Presidente del Circolo "Sandro Pertini" Saronno

5 commenti:

  1. stupefacente come l'amministrazione stia gestendo da dilettante tutta la faccenda dei referendum, senza capire che la sconfitta (probabile vista l'incapacità a comunicare) sarà politica: eccezionale come si sia dilapidato in un anno il poco capitale a disposizione, d'altra parte con meno del 30% dei saronnesi che la supportano, c'è poca strada da fare

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  2. Il risultato di un ipotetico referendum non sarebbe così scontato: pensa che a Milano il si all'allargamento dell'ecopass ha vinto con il 79% dei voti.
    Ma, come detto, quella del limite ci pare una questione parziale, noi vogliamo discutere di una strategia generale.

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  3. la critica ai 30 all'ora è politica,questa amministrazione deve dimostrare con i fatti che cambiare di può.la partecipazione dei cittadini è un bene per tutti,non bisogna comportarsi cone lo struzzo.le argomentazioni scientifiche non mi servono,andare a 30 all'ora è educare al rispetto verso chi usa altri mezzi di trasporto.è usare la città in modo vivibile e sereno.è una piccola rivoluzione.ricordo quando il gilli iniziò la raccolta differenziata,avete presente quanta ostilità incontrò nel suo elettorato che la considerava una perdita di tempo,una inutile cosa,su queste contraddizioni bisogna lavorare,perchè una città sia di quelli che la abitano,la vivono e vogliono farla crescere. marco c

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  4. Milano non è Saronno, di altri referendum non si è mai parlato prima: non si può adesso inventarsi altri referendum perchè si teme di perdere quello sui 30 all'ora. Facile osservare che allora prima si faceva il piano traffico e poi i 30...Chi si sta dando da fare, il PD direi di no, il PSI conta l'1%, la sinistra aspetta al solito IDV e liste civiche varie (la c.d. società civile)

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  5. Di altre idee cominciamo a parlarne noi, che non abbiamo nessun interesse nell"inventare referendum perchè si teme di perdere quello sui 30km/h".
    La "distrazione dell'elettore" non fa parte della nostra cultura politica. Ne fa parte invece la "partecipazione", ben venga un referendum.
    La nostra proposta è di approfittare del momento di partecipazione popolare per disegnare ed immaginare una Saronno migliore con una strategia a 360°, che non può limitarsi ai 30Km/h.
    Credo, ripeto, che Saronno non abbia bisogno dell'ennesima scaramuccia propagandistica locale, ma di idee.

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