Sono
apparsi sulla stampa locale articoli che accostano la mozione presentata dal
Partito Socialista Italiano per l’istituzione a Saronno del registro delle
dichiarazioni anticipate di trattamento (DAT) ad una petizione postata su
Internet e pubblicizzata tramite circuiti di posta interni di una nota azienda pubblica locale, in cui
si fanno riferimenti impropri all’eutanasia.
Ci
sembra quindi necessario precisare che le
DAT sono espressioni di volontà rese liberamente e in condizione di piena
lucidità mentale da persone che dichiarano quali trattamenti intendono
accettare in caso di caduta in stato vegetativo permanente e irreversibile.
Si può chiedere che dopo un congruo periodo
di accertamenti sia sospeso ogni intervento, così come si può chiedere di
usufruire di tutti gli strumenti messi a disposizione dalla tecnologia per
prolungare artificialmente la vita. Le
DAT sono modificabili in ogni momento.
Ogni
riferimento all’eutanasia è quindi improprio, fuorviante e strumentale.
Riteniamo
che gli estensori della petizione e i loro supporter siano stati abbagliati dal miraggio di una
possibile ribalta, e abbiano preso fischi per fiaschi.
Per
dirla anche noi con Totò “Ma ci facciano il piacere!”.
Per
completezza di informazione nei confronti dei cittadini, precisiamo che le DAT
hanno valore giuridico al pari di qualsiasi manifestazione di volontà che
non preveda violazioni della legge (e la libertà delle scelte
riguardanti la salute è sancita dall’art. 32 della Costituzione).
Precisiamo
anche che l’istituzione del registro non comporta spese per il Comune, e quindi
non sottrae risorse ad altri scopi di solidarietà sociale.
Infine,
la tenuta del registro è legittima, in quanto rientra nelle più generali funzioni
del Comune, come ha già precisato l’ANCI, in una sua
nota alcuni mesi addietro.
Ci
dispiace profondamente che le ansie e il dolore di tante persone vengano
volgarmente strumentalizzati.
Da
laici, noi socialisti, credenti e non credenti, siano naturalmente portati a
rispettare ogni opinione, anche se distante dalle nostre. Ma siamo
intransigenti nella difesa di valori non negoziabili quali i diritti e le
libertà individuali esercitati nell’ambito della legalità.
Siamo
disponibili a offrire spazi di chiarimento, anche pubblici, a chi ci ha
evidentemente frainteso. Purché il confronto sia leale e la discussione non
venga strumentalmente condotta fuori tema.
Anna Cinelli – Capogruppo PSI Saronno
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