martedì 17 gennaio 2012

Saronno, Oriana e Sandro

Sabato 21 Gennaio, alle ore 11, Riccardo Nencini presenterà presso la Sala Nevera della Biblioteca Comunale il suo libro "Oriana Fallaci. Morirò in piedi".

Quando ho saputo di questo evento, voluto dall'Amministrazione saronnese proprio nella Biblioteca che porta il nome di Oriana, ho pensato che un plauso ed un riconoscimento a chi lo ha organizzato fosse dovuto.
E' un vizio antipatico e diffuso, nel mondo della politica, quello di "esiliare" dal dibattito culturale o di condannare ad una moderna "damnatio memoriae" gli intellettuali che esprimono posizioni forti e contrapposte a quelle dominanti (o a quelle di una  parte politica).
E' un vizio che, purtroppo, talvolta è riuscito ad isolare anche personalità straordinarie come quella di Oriana Fallaci.

Lo sa bene Nencini che nel 2006, da Presidente del Consiglio Regionale della Toscana, volle conferire ad Oriana la "Medaglia d'oro" della Regione, incontrando la forte contrarietà di gran parte del centro-sinistra toscano, indispettito dalle posizioni che la giornalista fiorentina assunse dopo l'11 Settembre 2001 (Articolo da il "Corriere della Sera").
In quell’occasione Riccardo Nencini dichiarò a proposito di Oriana Fallaci che “Alcune prese di posizione, che non mi trovano d' accordo, non possono incidere sul giudizio complessivo”.
Ed il giudizio complessivo non può che essere di grande rispetto per una vita straordinaria, spesa per il giornalismo e per la letteratura, “in piedi” fino alla fine, come dice il titolo del libro.

Nella sua eccezionale carriera di giornalista Oriana raccontò scenari di guerra ed intervistò potenti della terra ritenuti inavvicinabili.
Nel volume “Intervista con la storia” c’è anche una famosa intervista all’allora Presidente della Camera, Sandro Pertini. Più che di un’intervista si tratta quasi di un monologo del Presidente, partigiano socialista. Come disse Oriana “non si intervista Sandro Pertini. Si ascolta Sandro Pertini”.
In attesa di Sabato 21 vi vogliamo offrire l’introduzione a quell’intervista, la presentazione che Oriana fece di Sandro Pertini:

“L’uomo non ha bisogno di presentazioni. Si sa tutto su Sandro Pertini, presidente della Camera. Si conosce il suo bel passato di antifascista condannato all’ergastolo e a morte, il suo bel presente di socialista privo di fanatismi e di dogmi, il suo coraggio, la sua onestà, la sua dignità, la sua lingua lunga. Nessun segreto da svelare su questo gran signore che della libertà ha fatto la sua religione, della disubbidienza il suo sistema di vita, del buon gusto la sua legge. Nessuna scoperta da annunciare su questo gran vecchio dilaniato dalle dolcezze e dai furori, collerico, impertinente, elegante di dentro e di fuori, con quelle giacche sempre impeccabili, quei pantaloni sempre stirati, quel corpo minuto, fragile, che nemmeno le legnate degli squadristi riuscirono a frantumare. È noto che ama la moglie, i quadri d’autore, le poesie, la musica, il teatro, la cultura, che è un uomo di cultura e uno dei pochissimi politici di cui possiamo andar fieri in Italia.
È anche un uomo che ha tanto da dire, senza esser sollecitato. Infatti non si intervista Sandro Pertini. Si ascolta Sandro Pertini. Nelle sei ore che trascorsi con lui, sarò riuscita sì e no a piazzare quattro o cinque domande e due o tre osservazioni. Eppure furono sei ore di incanto.”





Riccardo Galetti - Circolo "Sandro Pertini" Saronno


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